Notturno IV edizione

Inno pseudomerico a Selene di Allen-Cassola

μήνην ἀείδειν τανυσίπτερον ἔσπετε, Μοῦσαι,
ἡδυεπεῖς κοῦραι Κρονίδεω Διός, ἵστορες ᾠδῆς:
ἧς ἄπο αἴγλη γαῖαν ἑλίσσεται οὐρανόδεικτος
κρατὸς ἀπ᾽ ἀθανάτοιο, πολὺς δ᾽ ὑπὸ κόσμος ὄρωρεν
5αἴγλης λαμπούσης: στίλβει δέ τ᾽ ἀλάμπετος ἀὴρ
χρυσέου ἀπὸ στεφάνου, ἀκτῖνες δ᾽ ἐνδιάονται,
εὖτ᾽ ἂν ἀπ᾽ Ὠκεανοῖο λοεσσαμένη χρόα καλόν,
εἵματα ἑσσαμένη τηλαυγέα δῖα Σελήνη,
ζευξαμένη πώλους ἐριαύχενας, αἰγλήεντας,
10ἐσσυμένως προτέρωσ᾽ ἐλάσῃ καλλίτριχας ἵππους,
ἑσπερίη, διχόμηνος: ὃ δὲ πλήθει μέγας ὄγμος
λαμπρόταταί τ᾽ αὐγαὶ τότ᾽ ἀεξομένης τελέθουσιν
οὐρανόθεν: τέκμωρ δὲ βροτοῖς καὶ σῆμα τέτυκται.
τῇ ῥά ποτε Κρονίδης ἐμίγη φιλότητι καὶ εὐνῇ:
15ἣ δ᾽ ὑποκυσαμένη Πανδείην γείνατο κούρην,
ἐκπρεπὲς εἶδος ἔχουσαν ἐν ἀθανάτοισι θεοῖσι.
χαῖρε, ἄνασσα, θεὰ λευκώλενε, δῖα Σελήνη,
πρόφρον, ἐυπλόκαμος: σέο δ᾽ ἀρχόμενος κλέα φωτῶν
ᾁσομαι ἡμιθέων, ὧν κλείουσ᾽ ἔργματ᾽ ἀοιδοί,
20Μουσάων θεράποντες, ἀπὸ στομάτων ἐροέντων.

Muse dal dolce canto, figlie di Zeus Cronide, esperte
di canzoni, celebrate Selene dalle ampie ali:
dal suo capo immortale un chiarore si diffonde nel cielo
e avvolge la terra, e una grande bellezza si mostra
quando risplende la sua luce; la sua corona d’oro
illumina l’aria oscura, e i suoi raggi rifulgono
quando la chiara Selene, lavato il bel corpo
nell’oceano e indossate vesti sfavillanti,
aggioga i puledri lucenti dal collo robusto e rapidamente
sospinge in avanti i cavalli dalla bella criniera,
al tramonto, a mezzo del mese; poi il gran ciclo si compie,
e i raggi della luna che cresce scendono più luminosi
dal cielo: allora essa è per i mortali segno e presagio.
Con lei una volta il Cronide s’unì in amore nel letto,
ed essa concepì e diede alla luce una figlia, Pandia,
che ha singolare bellezza fra gli dèi immortali.
Salve, signora, dea dalle bianche braccia, chiara Selene,
ricciuta e benigna; cominciando da te, canterò
le gesta dei semidèi, di cui gli aedi, servi delle Muse,
raccontano le imprese con la loro amabile voce.
(trad. G. Zanetto)